martedì 29 aprile 2014

Storia di Sorrisi e Merendine

 Grazie Claudia, perchè niente è più prezioso di un sorriso e come ha scritto P. Faber " Non dura che un istante ma il suo ricordo rimane a lungo. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno nè così povero da non poterlo donare" felice il cuore.

 

"L’inizio di una storia è sempre la parte più difficile,non si sa mai da dove cominciare.
Io questa volta so da dove iniziare,voglio cominciare da me:ciao sono Claudia e ho imparato a sorridere(di nuovo).

Non sono mai stata una persona cupa o scontrosa,anzi ho fatto della mia vivacità il mio biglietto da visita fino a quando ho cominciato a stare male con me stessa,a sentirmi a disagio davanti allo specchio,a non sorridere più e tutto ciò a causa del mio corpo.
E così mi sono ritrovata ad essere la Claudia che aveva sempre il sorriso in tasca alla Claudia che in tasca nascondeva merendine per andare a sopprime quel malessere;merendine che sopprimevano sorrisi.Ricordo il momento preciso di quando,guardandomi allo specchio,ho pensato:”Claudia,come ti sei ridotta,devi reagire” è così una settimana dopo ero già seguita da una nutrizionista e l’ingresso al gruppo è stato breve.

Uno degli obiettivi che mi sono imposta nel gruppo è stato quello di sorridere di nuovo,e sto cercando di raggiungere questo obiettivo con tutti i mezzi possibili:il più “strano”?Partecipare a una sfida americana dove per 100 giorni bisogna fotografare il momento,l’oggetto o la persona che ti rende felice e poi pubblicarla su di un social. Devo dire che “l’esperimento” funziona:il modificare foto,aggiungere frasi ma soprattutto coinvolgere gli amici mi stanno facendo apprezzare momenti o gesti che prima davo per scontato;ogni volta che scatto una foto,sento che un sorriso a 362 denti mi si stampa in pieno volto,perché so che sto vivendo il mio attimo felice.

Non so come sarei adesso se non avessi iniziato il gruppo,so però che gli devo tanto perché mi sta dando la possibilità di mettere le mani in tasca e di trovare,tra le varie carte di merendine,di nuovo il mio sorriso".

venerdì 18 aprile 2014

Rinascita ... - 57 KG

Marco, circa un anno fa, ha frequentato il gruppo di Educazione Terapeutica alla Scelta e Consapevolezza, e ha seguito costantemente gli incontri con il medico nutrizionista.  L'impegno e la costanza, non solo gli hanno permesso di perdere 57 kg, ma soprattutto di riprendere in mano la sua vita. Marco ha capito che il viaggio continua, perchè il mantenimento del peso non è frutto di una casualità ma di un vero cambiamento nello stile di vita. Per questo, ha iniziato il secondo ciclo di Educazione Terapeutica e continua a frequentare il nutrizionista. Lo ringraziamo per aver voluto condividere la sua esperienza e siamo sicuri che molte persone potranno riconoscersi e trovare spunti per la loro rinascita.




Altezza minima cm 1,90 e “Costituzione adeguatamente armoniosa” questi erano alcuni requisiti fondamentali per far parte delle “Guardie del Presidente della Repubblica” meglio conosciuti come Corazzieri, di cui facevo parte, era il 1982 e avevo 22 anni ed effettivamente un corpo da fare invidia a molti  “tronisti” dei nostri giorni, sono passati solo 32 anni e l’anno scorso mi ritrovavo con ben 90 kg in più, un obeso grave, un corpo deformato dal grasso, come è potuto accadere? Non sono stato bulimico, non avevo nessuna disfunzione alla tiroide e non ho fatto cose strane da giustificare questo “raddoppio”. Non mi muovevo più, avevo 1000 difficoltà sia pratiche che di salute, le analisi parlavano molto chiaro, praticamente c’era scritto “se non prendi provvedimenti la cosa migliore che ti può accadere è morire, altrimenti rischi ictus, infarto, diabete ecc.”. Nella pratica la vita era scomoda, avevo difficoltà a lavarmi, ad allacciarmi le scarpe a fare le scale a guidare, mi sporcavo sempre la camicia con il sugo e potrei continuare per pagine e pagine compreso quel gesto odioso di noi ciccioni che si discostano continuamente la maglietta dalla pancia perche si appiccica addosso. Era ora di correre ai ripari (correre in senso metaforico perche correre per me era solo un verbo sul vocabolario). Un amico mi dice di un suo parente che operandosi aveva risolto in poco tempo il problema. Mi documento e su internet scopro la “sleeve” (riduzione chirurgica dello stomaco). Sembra la soluzione a tutto , sicura e senza sacrifici. Euforico mi rivolgo ad un chirurgo in visita privata con 200 euro mi dice: ok, ti posso operare, prendi un appuntamento in ospedale per iniziare le visite preliminari. Prendo l’appuntamento e arriva il giorno del day hospital presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale presso il Policlinico Umberto I. Le infermiere e le dottoresse, giovanissime e molto carine, mi girano come un pedalino facendomi tutti gli esami del sangue. Eseguo molte visite, con il cardiologo, l’endocrinologo, il nutrizionista e per ultimo lo psichiatra. Ora mi rivolgo a quelle persone che parlano male della struttura pubblica e dei medici che ne fanno parte, non potevo capitare meglio, altro che Stati Uniti o Germania ecc. medici cosi possono scordarseli! … comunque continuando il racconto della mia esperienza, il medico psichiatra, Dott. Prosperi, dopo una profonda ed accurata visita nei meandri del mio cervello mi dice che il suo parere e responso all’operazione non era un no, ma neanche un si, era un ni, nel senso che non avendo mai fatto una vera dieta data da e seguita da un medico, prima di dare il suo parere positivo ad “un’amputazione “ del mio stomaco avrei dovuto provare a seguire una dieta e anche, se volevo, un corso di educazione terapeutica con altri colleghi in “carne”, io lo chiamo “gruppo di sostegno per ciccioni pentiti”… dunque, accetto di buon grado, anche e soprattutto per la paura dell’operazione. Seconda fase, incontro con il nutrizionista, mi ritrovo in una stanzetta su una bilancia in mutande con tre dottoresse che misurano, intervistano, scrutano, chiedono, analizzano, ma il medico è quello che mi meraviglia più di tutti, una professionalità “al di sopra di ogni ragionevole dubbio”, difficile connubio con il “ragazzino” che avevo di fronte, 28 anni su un metro e 70 di vera competenza e simpatia. Subito entriamo in sintonia, quasi come due amici e infatti ora segue molti miei conoscenti, oltre che mia moglie, figlia e cugine varie. Io ho un carattere difficile sono particolarmente restio ad ogni cambiamento, infatti il primo compromesso con il dottore è stato voler un cornetto la mattina, un requisito fondamentale per accettare di fare la dieta. Contemporaneamente comincio il corso “ciccioni pentiti” con Prosperi, un medico che ama il suo lavoro coadiuvato dalla dottoressa Guidi, molto bella (un po’ di lecchinaggio non guasta ma è bella veramente). Mi trovo tra persone diverse e con diverse esperienze e diversi trascorsi, ognuno di noi ha motivazioni , problematiche diverse e diverso approccio con il cibo, in sintesi, la diversità la fa da padrona. Prosperi è un grande, riesce a farmi capire ed a insegnarmi che il cibo và gustato e assaporato e che non sono le quantità ma è la qualità ad essere importante, riesce addirittura a farmi “parlare” con il mio stomaco e poterlo ascoltare, ad usare il respiro e la concentrazione per superare i “momenti difficili” ad avere degli obiettivi da raggiungere e quali mezzi usare per riuscire nello scopo, un grande e fondamentale aiuto.

La bilancia poco più di un anno fa segnava  192 kg e quì inizia la mia “rinascita”

Devo imparare ad amare la vita e me stesso, decido di coinvolgere tutti , amici e parenti e chiedere il loro aiuto per fare in modo che la mia vita possa tornare ad essere una vita vivibile. In primis mia moglie, che con la dieta in mano è riuscita ad inventarsi piatti squisiti che nulla invidiano ai più calorici pasti elaborati di sempre, primi piatti carichi di verdure, insalate di 1000 colori e tante altre buonissime pietanze. Il mio amico del bar che con i suoi aperitivi e noccioline aveva contribuito al mio ingrassamento ora compra il latte magro solo per me, succhi di pomodoro che mi condisce con sale e pepe al posto del ipercalorico crodino, addirittura una mattina si è rifiutato di darmi l’ultimo cornetto che aveva perchè era con la marmellata allora l’ha aperto e tolta la marmellata me l’ha dato. Ho costretto i miei amici a seguire la dieta con me infatti le domeniche a casa mia davanti il barbecue si cucinavano soltanto cibi dietetici senza olio, carne e verdura grigliata, acqua e niente birra, erano talmente entusiasti che ormai è diventato un appuntamento fisso. Altro trucco che ho applicato durante i buffet dei matrimoni, battesimi ecc. è quello di non andare io ma lasciar fare a mia moglie, ciò ha tre vantaggi: primo resto comodo seduto al tavolo, secondo non faccio la fila, terzo non rischio di esagerare con le quantità.

Perchè privarsi poi di uscire una volta a settimana ed andare a mangiare fuori? Io non me ne privo…vado dal cinese, perchè? Perchè mi fa schifo, cosi non mangio o mangio pochissimo, costringendo tutti a mangiare cinese…ma poi viene a noia e allora in pizzeria ,ho inventato la pizza Marco e cioè base rossa senza olio (o appena una punta) e poi sopra tutte le verdure, funghi ,rughetta, peperoni, melanzane zucchine e tutte quelle a disposizione … buonissima peccato non averla scoperta prima…

Insomma i giorni passano ed anche i kg se ne vanno, le persone non mi riconoscono ed è bellissimo, la voglia di camminare mi torna prepotentemente e poi quella di andare in moto, di sciare di nuotare, di andare al teatro, di fare 1000 anzi 10000 cose (il conto in banca è diminuito in ugual proporzione al mio peso). Vedere i pantaloni cadermi addosso e dover fare altri buchi alle cinture, buttare quelle odiose tute…e accettare di farmi rifotografare…Rinascita… la vita mi ha dato un’altra possibilità spero di saperla mantenere e non ricadere nel buio dello stomaco.

E’ passato più di un anno e ho buttato 57 kg  di ottimo lardo accumulato in tanti anni con del buonissimo cibo costato molti soldi. Uno spreco che poteva sfamare una piccola comunità del terzo mondo per una settimana. Ora sono semplicemente obeso e tra cinque kg sarò soltanto in  “sovrappeso”… e ancora mi sporco la camicia con il sugo della pasta…”

domenica 6 aprile 2014

La Mia Vita...un Pozzo Pieno!

Ringraziamo Laura per aver condiviso la sua esperienza, ricordando a tutti che, accettando ciò che la vita ci riserva, notando i piccoli piaceri quotidiani ed impegnandoci in ciò che per noi è significativo, ognuno  può trovare le proprie ali colorate.

"Sono stati fondamentali per me gli incontri con il gruppo di Educazione Terapeutica, durante i quali ho avuto modo di riflettere sulle mie ed altrui esperienze.
Ho avuto consapevolezza della mia vita, prima di questa meravigliosa avventura era un POZZO VUOTO, in cui cadevano le critiche, i commenti, i miei sguardi impietosi verso me stessa facendo un rumore assordante...e riempiendo tutto lo spazio disponibile con una eco che per giorni, mesi, anni scavava nella mia autostima.
Con un profondo lavoro ho, invece, compreso che, occupando tutto lo spazio di quel pozzo con le emozioni positive che giornalmente vivo, con le sensazioni piacevoli che ricevo in dono dalle persone che ho accanto, quello spazio è diventato un POZZO PIENO!!
Tutto d'un tratto le negatività non hanno fatto più tutto quel rumore: vi ci sono cadute attutite dal bello che ho messo dentro...ed ora, nel momento in cui sono consapevole che qualcosa di meno piacevole sta per tuffarcisi, lo accolgo e, come ali colorate di farfalle, faccio dispiegare l'ottimismo e la positività e nulla ha più quel rimbombare di dolore.
Vi auguro di trovare in voi stessi altrettante ali colorate su cui far planare i momenti più deliziosi che possiate vivere!
Un abbraccio...
Laura"

sabato 5 aprile 2014

I Tre Respiri Magici

Ringraziamo la Sig.a Barbara G., che ha frequentato un gruppo di Educazione Terapeutica alla Scelta e Consapevolezza, per aver condiviso la sua esperienza e quella di suo figlio, perché spesso migliorando noi migliorano anche le persone a cui vogliamo bene:

"facendo gli incontri con il gruppo e facendo esercizi di meditazione sia con il gruppo che a casa ho capito che quelli erano dei momenti in cui riuscivo a FERMARMI e pensare anzi  ad ascoltarmi e questo mi faceva sentire serena e calma anche in quei momenti in cui mi arrabbiavo molto.
Prima di fare o di rispondere mi fermo e respiro e questo mi dà  il tempo di pensare  cosa posso scatenare negli altri.

Osservando mio figlio di cinque anni ho notato che anche lui qualche volta si faceva prendere da momenti di ira e di rabbia per un motivo o un altro
(ad esempio quando non riusciva a fare qualcosa o riceveva un NO) e ho pensato che FERMARSI
avrebbe fatto bene anche a lui. Ma è cosi piccolo come poter spiegargli di fermarsi a meditare? Allora ho inventato il gioco dei 3 respiri magici: quando lui si arrabbiava o urlava o piangeva mi mettevo davanti a lui e insieme facevamo dei respiri ognuno sul viso dell'altro e questo gli faceva bene perché dopo riusciva ad ascoltarmi e a calmarsi.
Quando lui si accorge che sta facendo un capriccio o si sta arrabbiando mi dice, mamma  facciamo i respiri magici?"

venerdì 4 aprile 2014

Io Ho il Cervello, il Cioccolato NO!

Ringraziamo la Sig.a Anna C. , che sta attualmente frequentando un gruppo di Educazione Terapeutica alla Scelta e Consapevolezza, per aver condiviso la sua esperienza.

"Io dodici anni fa ho smesso di fumare, per un mese sono andata in giro per casa con le sigarette in tasca, dicendomi non vi toccherò mai più perchè io ho cervello voi no .
Oggi sto adottando la stessa regola con il cibo , ho i cioccolatini in vetrina li  guardo e gli dico la stessa cosa, che io ho cervello loro no, perciò non possono venire da me se non sono io ad andare  da loro .
Vi posso garantire che per me sta funzionando e in due mesi di percorso sono già a buon punto del mio primo obbiettivo.
Soprattutto ringrazio lei dottore e il suo team per l'impegno"