Marco, circa un anno fa, ha frequentato il gruppo di Educazione Terapeutica alla Scelta e Consapevolezza, e ha seguito costantemente gli incontri con il medico nutrizionista. L'impegno e la costanza, non solo gli hanno permesso di perdere 57 kg, ma soprattutto di riprendere in mano la sua vita. Marco ha capito che il viaggio continua, perchè il mantenimento del peso non è frutto di una casualità ma di un vero cambiamento nello stile di vita. Per questo, ha iniziato il secondo ciclo di Educazione Terapeutica e continua a frequentare il nutrizionista. Lo ringraziamo per aver voluto condividere la sua esperienza e siamo sicuri che molte persone potranno riconoscersi e trovare spunti per la loro rinascita.
“Altezza
minima cm 1,90 e “Costituzione adeguatamente armoniosa” questi erano alcuni
requisiti fondamentali per far parte delle “Guardie del Presidente della
Repubblica” meglio conosciuti come Corazzieri, di cui facevo parte, era il 1982
e avevo 22 anni ed effettivamente un corpo da fare invidia a molti “tronisti” dei nostri giorni, sono passati
solo 32 anni e l’anno scorso mi ritrovavo con ben 90 kg in più, un obeso grave,
un corpo deformato dal grasso, come è potuto accadere? Non sono stato bulimico,
non avevo nessuna disfunzione alla tiroide e non ho fatto cose strane da giustificare
questo “raddoppio”. Non mi muovevo più, avevo 1000 difficoltà sia pratiche che
di salute, le analisi parlavano molto chiaro, praticamente c’era scritto “se
non prendi provvedimenti la cosa migliore che ti può accadere è morire,
altrimenti rischi ictus, infarto, diabete ecc.”. Nella pratica la vita era
scomoda, avevo difficoltà a lavarmi, ad allacciarmi le scarpe a fare le scale a
guidare, mi sporcavo sempre la camicia con il sugo e potrei continuare per
pagine e pagine compreso quel gesto odioso di noi ciccioni che si discostano
continuamente la maglietta dalla pancia perche si appiccica addosso. Era ora di
correre ai ripari (correre in senso metaforico perche correre per me era solo
un verbo sul vocabolario). Un amico mi dice di un suo parente che operandosi aveva
risolto in poco tempo il problema. Mi documento e su internet scopro la “sleeve”
(riduzione chirurgica dello stomaco). Sembra
la soluzione a tutto , sicura e senza sacrifici. Euforico mi rivolgo ad un
chirurgo in visita privata con 200 euro mi dice: ok, ti posso operare, prendi
un appuntamento in ospedale per iniziare le visite preliminari. Prendo
l’appuntamento e arriva il giorno del day hospital presso il Dipartimento di
Medicina Sperimentale presso il Policlinico Umberto I. Le infermiere e le
dottoresse, giovanissime e molto carine, mi girano come un pedalino facendomi
tutti gli esami del sangue. Eseguo molte visite, con il cardiologo, l’endocrinologo,
il nutrizionista e per ultimo lo psichiatra. Ora mi rivolgo a quelle persone
che parlano male della struttura pubblica e dei medici che ne fanno parte, non
potevo capitare meglio, altro che Stati Uniti o Germania ecc. medici cosi
possono scordarseli! … comunque continuando il racconto della mia esperienza, il
medico psichiatra, Dott. Prosperi, dopo una profonda ed accurata visita nei
meandri del mio cervello mi dice che il suo parere e responso all’operazione
non era un no, ma neanche un si, era un ni, nel senso che non avendo mai fatto
una vera dieta data da e seguita da un medico, prima di dare il suo parere
positivo ad “un’amputazione “ del mio stomaco avrei dovuto provare a seguire
una dieta e anche, se volevo, un corso di educazione terapeutica con altri
colleghi in “carne”, io lo chiamo “gruppo di sostegno per ciccioni pentiti”…
dunque, accetto di buon grado, anche e soprattutto per la paura
dell’operazione. Seconda fase, incontro con il nutrizionista, mi ritrovo in una
stanzetta su una bilancia in mutande con tre dottoresse che misurano,
intervistano, scrutano, chiedono, analizzano, ma il medico è quello che mi
meraviglia più di tutti, una professionalità “al di sopra di ogni ragionevole
dubbio”, difficile connubio con il “ragazzino” che avevo di fronte, 28 anni su
un metro e 70 di vera competenza e simpatia. Subito entriamo in sintonia, quasi
come due amici e infatti ora segue molti miei conoscenti, oltre che mia moglie,
figlia e cugine varie. Io ho un carattere difficile sono particolarmente restio
ad ogni cambiamento, infatti il primo compromesso con il dottore è stato voler
un cornetto la mattina, un requisito fondamentale per accettare di fare la
dieta. Contemporaneamente comincio il corso “ciccioni pentiti” con Prosperi, un
medico che ama il suo lavoro coadiuvato dalla dottoressa Guidi, molto bella (un
po’ di lecchinaggio non guasta ma è bella veramente). Mi trovo tra persone diverse
e con diverse esperienze e diversi trascorsi, ognuno di noi ha motivazioni ,
problematiche diverse e diverso approccio con il cibo, in sintesi, la diversità
la fa da padrona. Prosperi è un grande, riesce a farmi capire ed a insegnarmi
che il cibo và gustato e assaporato e che non sono le quantità ma è la qualità
ad essere importante, riesce addirittura a farmi “parlare” con il mio stomaco e
poterlo ascoltare, ad usare il respiro e la concentrazione per superare i
“momenti difficili” ad avere degli obiettivi da raggiungere e quali mezzi usare
per riuscire nello scopo, un grande e fondamentale aiuto.
La
bilancia poco più di un anno fa segnava
192 kg e quì inizia la mia “rinascita”
Devo
imparare ad amare la vita e me stesso, decido di coinvolgere tutti , amici e
parenti e chiedere il loro aiuto per fare in modo che la mia vita possa tornare
ad essere una vita vivibile. In primis mia moglie, che con la dieta in mano è
riuscita ad inventarsi piatti squisiti che nulla invidiano ai più calorici
pasti elaborati di sempre, primi piatti carichi di verdure, insalate di 1000
colori e tante altre buonissime pietanze. Il mio amico del bar che con i suoi
aperitivi e noccioline aveva contribuito al mio ingrassamento ora compra il
latte magro solo per me, succhi di pomodoro che mi condisce con sale e pepe al
posto del ipercalorico crodino, addirittura una mattina si è rifiutato di darmi
l’ultimo cornetto che aveva perchè era con la marmellata allora l’ha aperto e
tolta la marmellata me l’ha dato. Ho costretto i miei amici a seguire la dieta
con me infatti le domeniche a casa mia davanti il barbecue si cucinavano
soltanto cibi dietetici senza olio, carne e verdura grigliata, acqua e niente
birra, erano talmente entusiasti che ormai è diventato un appuntamento fisso.
Altro trucco che ho applicato durante i buffet dei matrimoni, battesimi ecc. è
quello di non andare io ma lasciar fare a mia moglie, ciò ha tre vantaggi:
primo resto comodo seduto al tavolo, secondo non faccio la fila, terzo non
rischio di esagerare con le quantità.
Perchè
privarsi poi di uscire una volta a settimana ed andare a mangiare fuori? Io non
me ne privo…vado dal cinese, perchè? Perchè mi fa schifo, cosi non mangio o
mangio pochissimo, costringendo tutti a mangiare cinese…ma poi viene a noia e
allora in pizzeria ,ho inventato la pizza Marco e cioè base rossa senza olio (o
appena una punta) e poi sopra tutte le verdure, funghi ,rughetta, peperoni,
melanzane zucchine e tutte quelle a disposizione … buonissima peccato non
averla scoperta prima…
Insomma
i giorni passano ed anche i kg se ne vanno, le persone non mi riconoscono ed è
bellissimo, la voglia di camminare mi torna prepotentemente e poi quella di
andare in moto, di sciare di nuotare, di andare al teatro, di fare 1000 anzi
10000 cose (il conto in banca è diminuito in ugual proporzione al mio peso). Vedere
i pantaloni cadermi addosso e dover fare altri buchi alle cinture, buttare
quelle odiose tute…e accettare di farmi rifotografare…Rinascita… la vita mi ha dato un’altra possibilità spero di saperla
mantenere e non ricadere nel buio dello stomaco.
E’
passato più di un anno e ho buttato 57
kg di ottimo lardo accumulato in
tanti anni con del buonissimo cibo costato molti soldi. Uno spreco che poteva
sfamare una piccola comunità del terzo mondo per una settimana. Ora sono
semplicemente obeso e tra cinque kg sarò soltanto in “sovrappeso”… e ancora mi sporco la camicia
con il sugo della pasta…”