martedì 6 agosto 2013

"Quando riuscirò ad avere un rapporto meno umorale col cibo, ogni giorno sarà vacanza"

Grazie a Marco C. che ha voluto condividere il suo modo di vivere le vacanze e le possibili strategie per " non fare scelte dettate solo dalla gola (anzi, dalla testa... e non dallo stomaco)".



"L'estate è un periodo nel quale le occasioni di convivialità, di uscita, di stare insieme si moltiplicano. Anche perché complice la bella stagione ci piace sicuramente stare di più fuori casa.
Per esempio durante il periodo delle vacanze, siccome amo molto viaggiare e scoprire anche l'enogastronomia dei luoghi che visito (che è sicuramente parte integrante di una esperienza di viaggio), ecco come personalmente provo ad affrontare a livello alimentare una situazione così.
Prima di iniziare però una premessa: certo che stando a casa mi sarebbe più facile seguire, a livello pratico, la lista di alimenti che mi è stata prescritta. Ma a chi piacerebbe rintanarsi in casa solo per meglio seguire una dieta? La depressione monterebbe dopo poco tempo...
Inizio la mia descrizione distinguendo tra 2 tipi di vacanze, che con i miei amici e soliti compagni di viaggio definiamo "statica" e "dinamica". La nostra vacanza statica è la classica settimana tutto compreso in un villaggio, solitamente in località di mare. Tutto compreso significa, aimè, anche la possibilità di poter mangiare senza limiti per 7 giorni o comunque per la durata del soggiorno. Chi ha provato sa che è dura poter resistere ad un bancone con sopra di tutto dall'antipasto al dolce. Quì è davvero opportuno mettere in campo delle regole. Alcune delle quali ce le siamo dette in aula la volta scorsa: sedersi lontano dal buffet (possibilmente fuori dalla sua vista), arrivare ai pasti (tranne la colazione) a stomaco non troppo vuoto e avendo ben chiaro cosa voler mangiare (es. una bistecca con contorno, oppure un primo e un dolce, etc.). A questi aggiungerei io altri 2 accorgimenti: sfuggire l'attesa e il pensiero dei pasti con attività tipiche da vacanza come passeggiate in spiaggia, partite di calcetto o pallavolo, leggere libri interessanti, fare escursioni, giochi tipo brain training come cruciverba o sudoku... ossia tutte attività che tengano possibilmente la mente lontana dal pensiero fisso del cibo. In ultimo c'è sempre la possibilità di poter scegliere una soluzione non all inclusive. Per esempio pensione completa o mezza pensione, dove le portate e le porzioni sono molto più definite, contenute nella scelta e nella quantità. E soprattutto non decise da noi. Quindi.., normali.
Per vacanza dinamica invece intendiamo una vacanza dove di sicuro non ci si riposa, dove i ritmi e i km che si percorrono sono elevati. In questo caso ancora di più riveste importanza fondamentale la colazione, La colazione appunto, specie se consumata secondo le tradizioni di certi posti, è un vero e proprio pranzo anticipato. Questo permette 2 cose: coprire gran parte del fabbisogno giornaliero e mangiare un pranzo veloce e leggero per strada (un panino, della frutta, un trancio di pizza) senza la necessità di andare a pranzo in un locale, sedersi, ordinare dal menu tutto quello che ci piace. Insomma una buona colazione, e questo si sa non vale solo per la vacanza, alleggerisce di molto le aspettative sul pranzo.
La sera, e qui torniamo al piacere del gusto e dell'enogastronomia, a cena scatta quella voglia di andare a provare qualche piatto tipico del luogo. In questo caso il suggerimento è scegliere 1 o 2 cose e stop. Magari se non si è da soli e si ha abbastanza confidenza con gli altri commensali ognuno potrebbe scegliere una cosa diversa e poi assaggiarle a vicenda. Altro suggerimento sempre valido: dopo la scelta restituire subito il menu, non lasciarlo sul tavolo. Evitando cosi di fare altre scelte dettate solo dalla gola (anzi, dalla testa... e non dallo stomaco).
Paradossalmente mi riesce abbastanza bene mettere in pratica tali accorgimenti quando viaggio, ma molto meno nella quotidianità. Sono sicuro che quando riuscirò ad avere un rapporto meno umorale col cibo ogni giorno sarà vacanza".

venerdì 2 agosto 2013

Possibili stategie per gestire le situazioni sociali



Ringraziamo le Sig.re Daniela S, Maria Carmela G. e Maria Teresa M. che hanno voluto condividere quanto emerso durante un incontro di Educazione alla Scelta e Consapevolezza.


Possibili strategie per gestire le situazioni sociali

1)   Non digiunare prima per non arrivare al ristorante troppo affamati;
2)  Non bere subito il vino o altre bevande alcoliche/gassate, nè spiluccare pane o grissini in attesa delle pietanze ordinate.
3)   Con gli antipasti scegliere quelli che piacciono senza mangiarne una grande quantità;
4)  Ordinare mezze porzioni oppure dividerle e scegliere il menù più adatto senza lasciarsi condizionare dagli altri;
5)    Conversare per cercare di distrarsi da ciò che è in tavola, ricordandosi che le occasioni sociali sono momenti di convivialità
6)  Mangiare lentamente e assaporare bene il cibo;
7)  Mettersi una gonna un pò stretta che aiuti a farci notare se stiamo esagerando  nel mangiare;
8)Sedersi lontano dal tavole del buffet;
9)Scegliere soprattutto verdure;
10)Sedersi lontano da chi può tentarti a mangiare;
11)Bere acqua prima del pasto.


Rimaniamo in attesa di altre strategie…

giovedì 1 agosto 2013

Frutta e Verdura: mese di Agosto







Vediamo cosa madre natura offre per il mese di Agosto



Frutta: Albicocche, angurie, banane, fichi, lamponi, mele, meloni, mirtilli, pere, pesche, susine, uva.



Verdura: Bietole, carote, cavoli, cetrioli cicorie, fagiolini, insalate, melanzane, patate, peperoni, pomodori, porcini, radicchi, ravanelli, rucola, sedani, zucche, zucchine